Alla mia nazione
- Non popolo arabo, non popolo balcanico, non popolo antico
- ma nazione vivente, ma nazione europea:
- e cosa sei? Terra di infanti, affamati, corrotti,
- governanti impiegati di agrari, prefetti codini,
- avvocatucci unti di brillantina e i piedi sporchi,
- funzionari liberali carogne come gli zii bigotti,
- una caserma, un seminario, una spiaggia libera, un casino!
- Milioni di piccoli borghesi come milioni di porci
- pascolano sospingendosi sotto gli illesi palazzotti,
- tra case coloniali scrostate ormai come chiese.
- Proprio perché tu sei esistita, ora non esisti,
- proprio perché fosti cosciente, sei incosciente.
- E solo perché sei cattolica, non puoi pensare
- che il tuo male è tutto male: colpa di ogni male.
Sprofonda in questo tuo bel mare, libera il mondo.
Per Paolo Pasolini
2 Comments:
adoro pier paolo pasolini e adoro il tuo blog....ti consiglio un romanzo dal titolo "io non chiedo permesso" scritto da Marilù S. Manzini,Salani editore(già dalla copertina è un delirio: un sedere di una ragazzina)il contenuto è molto duro e iperealistico: sesso,droghe,aori, vizi e autodistruzione di un gruppo di giovani snob figli di papà...da leggere!un bacio carlotta(na)
Provvedrò......tra l'altro Salani è uno dei miei editori di "fiducia".
Baci&Abbracci
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