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23 maggio 2005

L'uomo buono


Era un uomo buono.
Passava intere giornate al parco a dare briciole di pane in pasto ai piccioni e ai passeri.
Lo vedevo spesso rientrare la sera nel portone di fronte al mio balconcino. Io ero li a fumare e lui aveva appena portato il cane a fare una passeggiatina.
Doveva essere un solitario l'uomo buono. Magari la moglie era morta e i figli sparsi chissà dove.
Che era un uomo buono l'ho deciso la prima sera che l'ho visto ed ho rafforzato la mia convinzione osservandolo a lungo in questi suoi pubblici atti.
L'ho incrociato sul marciapiede un paio di volte. Cenno di saluto molto cortese, sorriso abbozzato. Ben vestito e ancor atletico per la sua età avanzata. L'uomo buono era un bel vecchino.
La colonna sonora ideale di quest'uomo buono avrebbe potuto essere un bel pezzo dei Blur.
No, non charmless man: quest'uomo di charme ne dimostrava molto, con la sua schiena diritta nonostante l'età, il portamento fiero e lo sguardo pungente sotto le folte sopracciglia. Magari il pezzo adatto sarebbe stato Parklife, per questa sua predilezione per il parco vicino casa, ma magari non c'entra una beata minchia.
Fatto sta che continuavo ad osservarlo quest'uomo. Non lo stavo spiando, diciamo che lo stavo studiando....chissà poi perché.
Non è che passo i miei giorni a guardare i vecchietti, però l'uomo buono mi attirava e volevo saperne di più.
Sai com'è quando abiti in quartiere. Basta chiedere un pò in giro. Si va tutti negli stessi negozi, si chiacchiera e, soprattutto, si va dal barbiere di quartiere.
Ed è stato proprio Franco, il barbiere, a raccontarmi di lui.
Franco è uno tosto.
Figlio di partigiani, si vanta addirittura della partecipazione del padre ad attentati ai nazisti durante l'occupazione di Roma.
E Franco mi dice che l'uomo buono lui non lo serve. L'uomo buono è un ex-ufficiale repubblichino, uno che ancora frequenta assiduamente cene in memoria del ventennio e dei camerati morti nella difesa della pazzia di Salò.
E allora il quartiere, tutto il quartiere, come un paio di enormi casse di un enorme sound system, mi spara a palla la canzone dell'uomo buono che non è buono, ma che è un porco fascista.
Cerco notizie sulla rete riguardo quest'uomo.
Trovo un articolo che parla di lui.
Comandava un plotone di esecuzione. Ha sterminato tanti partigiani, tanti giovani che lottavano per liberare il paese dalla feccia nazi-fascista.
E poi, finito tutto, quest'uomo si è salvato, come tanti allora, nascondendosi a lungo come un sorcio nella tana. E poi, arrestato, è uscito indenne dai processi militari...come tanti.
E ora quest'uomo era li, davanti al mio balconcino, con il suo cane al guinzaglio.
Descisi in un lampo: stasera lo uccido.
Da quella sera sono Io un uomo buono.