La scelta
-Hai uno sguardo diverso stamattina, strano...si, ecco, un nonsoché di strano nel tuo sguardo- mi dice Marta guardandoni di traverso mentre armeggia con la caffettiera.
-E' da un pò di giorni che hai un velo sugli occhi, sembri uno zombie!-
-Starò dormendo troppo- risposi trascinandomi dalla cucina al bagno nell'oramai obbligatorio rituale di svuotamento della vescica.
Osservo il mio mattiniero e smorto pisello mentre il fiotto giallo di pipì centra la tazza e girandomi lentamente riesco a cogliere il mio sguardo vuoto riflesso nello specchio.
-Si, stò decisamente dormendo troppo- penso ad alta voce, mentre, dopo averlo allegramente sgrullato, rinfodero "willie" nella mutanda.
E urlo -Marta che ora è?-
Che ora è?
Che ora è?
L'aroma pungente del caffè non riesce a far sparire l'amaro che ho in bocca, la sensazione orrenda di essere stato strappato dal sogno.
La sensazione orrenda di una realtà per cui la mia scelta è dormire.
La mia scelta è dormire..
La mia scelta è dorm.......
(a tutti i sognatori, scritto tanto tempo fa, in una notte chiara di persone scure)
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