Freewayblogger, attivismo di comunicazione sulle autostrade.
Da Neural.it (rivista online di Hacktivism, e-music, new media art)
La pubblicità nella sua debordante espansione alla disperata ricerca d'attenzione da parte di potenziali acquirenti ci indica quotidianamente come sfruttare ogni possibile millimetro quadro pubblico per 'fare comunicazione', nell'illusione (ahinoi supportata da studi statistici) che ogni ripetizione di un dato messaggio contribuisca significativamente alla sua permanenza nella nostra memoria. Gli spazi pubblici, quindi, sono diventati un'arena che ingaggia le nostre menti in un tour de force di stimoli, la maggior parte dei quali omologati in un pugno di categorie standard. Freewayblogger è un attivista che scelto come suo terreno d'azione le autostrade (highways) americane. Il suo attacco mediatico si espleta in gradi cartelli appesi ai ponti, calvalcavia, recinzioni, muretti di protezione e quant'altro contorni le grandi arterie percorse dalle automobili. Quest'attività, oltre ad avere una serie di non banali questioni pratiche e legali (tutte debitamente affrontate dallo stesso autore), combina diverse discipline, inclusa ovviamente, quella della comunicazione di massa. A rimarcarne l'importanza basta provare a stimare il numero di potenziali utenti di questi messaggi che possono arrivare anche a decine di migliaia in zone particolarmente trafficate. Il tutto fabbricato con mezzi poverissimi, ma attentamente studiato e documentato, per la sua espansione virale, su un sito web che ne documenta azioni e tecniche.
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