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08 luglio 2005

Mind the gap!


Poco da dire su quello che è accaduto ieri.

Credo che sia importante "ricordare la distanza" percepita tra casa nostra e i luoghi dove si stanno svolgendo le guerre in cui siamo coinvolti.
La distanza tra gli inglesi in Inghilterra e la guerra in Iraq ed in Afghanistan.
La distanza tra gli italiani in Italia e la stessa guerra.

E si cocchibelli, dimentichiamo tutti che gli americani, gli inglesi e gli italiani (insieme ad una miriade di altri leccaculo degli americani) sono impegnati in una guerra, una guerra su più fronti, tutti distanti dalla natia patria.

A vederla in TV la guerra sembre lontana....in Afghanistan, in Iraq, ma 'ndò cazzo stanno??
Epoi sti cazzi, io me la guardo sul video e continuo a fare quello che facevo prima: il centro commerciale è sempre li aperto, i concerti, le cene fuori, le vacanze (ipocraticamente evitando paesi coinvolti nei vari conflitti). La vita qui ed in Inghilterra e pure negli USA è rimasta sempre la stessa da quando NOI italiani/inglesi/americani siamo entrati in guerra.

Poi improvvisamente (11 settembre 2001, 11 marzo 2004, 7 luglio 2005) quella guerra così lontana, alla quale non pensiamo mai, qualcuno ce la viene a portare a casa nostra.
Sono terroristi dicono.
Poi quando chiedi la differenza tra chi porta terrore in questo modo e chi lo fa con bombe, gas e soldati unbrained nessuno ti sa dire qual'è.
Forse perchè il terrore è uno solo. E' lo stesso identico terrore dipinto sulla faccia della gente irachena bombardata e sulle facce di chi ieri usciva dalla London Underground.

A questo punto, quando c'è di mezzo la nostra pelle, ci rendiamo conto di com'è veramente la guerra.

Comodo e facile. Disturbante se ci capiti in mezzo tu o qualcuno dei tuoi cari.

Bisognerebbe pensarci sempre alla guerra.
E a chi muore e a chi soffre nella guerra che sta facendo la tua nazione.
Perché in "tempo di guerra" si soffre.

Io sono fortunato.
I miei genitori hanno vissuto "in tempo di guerra" e mi hanno raccontato come si viveva.
Nel terrore, esattamente come ieri a Londra.
Se avete genitori/nonni/prozii che vissero quelle situazioni fatevi raccontare e ricordate che oggi come allora la nostra nazione è impegnata in una guerra e la distanza tra noi e la guerra adesso è tale che dobbiamo farci attenzione.

Magari sarebbe ora che tutti noi ci impegnassimo affinchè chi governa il paese riporti la guerra lontano.
Meglio sarebbe se la guerra non ci fosse più. Meglio la pace.
Ma ho smesso di fare voli pindarici da un pò di tempo.
Mi basterebbe che la guerra tornasse lontano da me e dai miei cari, ci vorrebbe poco:
fuori l'Italia dall'Iraq e dall'Afghanistan.

per ora:
Mind the gap folks!


PS delle 14.45: sul blog di caracaterina - il mio stupido blog la foto ci ricorda che quando un paese è in guerra è possibile che accada ora quello che accadde del 1940.