Lo Zen e l'arte della giornata cominciata male.....
... sveglia alle 7.30 per arrivare in ufficio un po' prima del solito, metto su la macchinetta del caffè, ma essa, la caffettiera moca, dopo pochi minuti esplode a causa del filtro mal posizionato. La cucina è un inferno nero, un' ora e mezzo per pulire tutto (pure i muri, tornati quasi-bianchi, ora hanno una tonalità panna al caffè che non dispiace).
...arrivo in ritardo in ufficio e il mio capo mi convoca per comunicarmi che il mio premio annuale non sarà così "cospicuo" come mi ero immaginato (credo comunque di essere stato buggerato, ma tanto esso, il premio, non crescerà pur crescendo la mia incazzatura).
....guardo le mail e ne trovo una di un venditore che mi ha sbagliato un' ordine dopo che avevo passato giorni e giorni a spiegargli, come al cane di Pavlov, il cazzo che doveva fare, eppure esso, il venditore del cazzo, sbaglia.
...cerco nella fidata tasca e non trovo il fidato cellulare. MinKia!!!!, l'ho forse perso nel tragitto vespistico verso il lavoro? No, provo a fare il numero ed esso squilla. Il minKione marianesco l' avrà lasciato giacere sul letto di casa.
...poi..... basta, per ora nessun'altra disgrazia da segnalare, ma la giornata è ancora lunga.
Tra poco vorrei uscire per andare a correre un po' a Villa Ada, magari riesco a strapparmi un tendine....
Dovevo restare a letto, ma resisto e persisto, sfiga non vincerai!!
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Postato da uno sfigato MarianOne via gmail
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[Last lines; Polhaus picks up the falcon]
Detective Tom Polhaus: Heavy. What is it?
Sam Spade: The, uh, stuff that dreams are made of.
Detective Tom Polhaus: Huh?
quote from "THE MALTESE FALCON" 1941
"Did I ever tell you about the man who taught his ass to talk?"
(William S. Burroughs)
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