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18 aprile 2005

Afterhours live@Villaggio Globale, Roma 16 marzo

Seppur colto da un deflagrante attacco influenzale con attinente blocco dei bronchi, non potevo mancare all'appuntamento con uno dei miei gruppi "spirito guida" degli ultimi 15 anni.
Allora, scortato da un manipolo di compagni di merenda, mi sono apprestato ad ascoltare i "fuoriorario" in un Villaggio Globale così pieno di gente come non se ne vedeva da tempo.
D'altra parte il fascino del gruppo e, soprattutto, del buon Manuel "Agnellone" Agnelli (che poi è gli Afterhours) sembra resistere bene al passare degli anni e delle generazioni, come dimostrava un pubblico composto in larga parte da 20-30 enni.
Gli After li ho visti dal vivo parecchie volte e, per me, restano sempre il miglior combo italiano live. Mi sono quindi presentato al concerto conscio di stare per godere di una bella serata di rokke, confortato anche dall'ascolto in anteprima del loro nuovo lavoro "Ballata per piccole iene" (tranquillo Agnellone dopo aver scaricato la versione elettronica ho provveduto, come da farsi SEMPRE nel caso di ottimo prodotto, all'aquisto del relativo CD).
Come c'era da attendersi e come confermato da Agnelli, durante il concerto sono state presentate quasi tutte le canzoni del nuovo album (80%) e parecchi dei vecchi inni del gruppo (20%).
Poco da dire, gli After spaccano, Manuel ha una voce da paura e a supporto c'è il suo amicone Greg Dulli (Twilight Singers) che gigioneggia e canticchia con la chitarra a tracolla......molto a tracolla!!
I pezzi del nuovo album sono molto belli, ma il boato del pubblico che accoglie l'inizio delle vecchie canzoni, fa capire che il rito del canto collettivo sta per essere celebrato.
Non sto a farvi la scaletta del concerto, ma a riportare solo un momento per me da brivido. E' da un pò che ai concerti non è che partecipi più di tanto, e poi sabato sera l'influenza mi dava spesso momenti di stordimento pesanti. Ma, all'improvviso parte dalla chitarra di Dulli un accordo che scava nella mia memoria. Cazz'è sta robba? O mio dio ma....ma...ma...è.......
Poi Greg Dulli atacca a cantare e.......minchia!!!! stano facendo
Atmosphere dei JOY DIVISION!!!!!!!
Lacrimuccia e canto a squarciagola del vs MarianOne, che, guardandosi intorno, si rende conto che la maggior parte del pubblico guarda nel vuoto perplessa.
E grazie al cazzo!!! 3/4 dei pischelli presenti ancora portava il pannolino quando io passavo le serate a dilaniarmi l'anima con questa canzone.
Sono un vecchio!!!!
Detto questo, poco da aggiungere se non che è stato un ottimo concerto, con Manuel Agnelli mattatore che rientra per il bis con la sola chitarra ed ha il coraggio di non cantare Dentro Marilyn neppure durante il tris, mentre tutto il pubblico la stava aspettando.
Afterhours: dal vivo eccezionali, disco nuovo spettacolare, eppure in Italia venderanno poche copie facendo un pacco di gente nei concerti, come sempre.
Speriamo che il disco vada bene almeno fuori dai patrii confini; in effetti, soprattutto negli arrangiamenti, si sente che è stato concepito anche per questo.



Walk in silence,

Don't walk away, in silence.
See the danger,
Always danger,
Endless talking,
Life rebuilding,
Don't walk away.
Joy Division - Athmosphere (1980)