<body><script type="text/javascript"> function setAttributeOnload(object, attribute, val) { if(window.addEventListener) { window.addEventListener('load', function(){ object[attribute] = val; }, false); } else { window.attachEvent('onload', function(){ object[attribute] = val; }); } } </script> <div id="navbar-iframe-container"></div> <script type="text/javascript" src="https://apis.google.com/js/platform.js"></script> <script type="text/javascript"> gapi.load("gapi.iframes:gapi.iframes.style.bubble", function() { if (gapi.iframes && gapi.iframes.getContext) { gapi.iframes.getContext().openChild({ url: 'https://www.blogger.com/navbar.g?targetBlogID\x3d12121131\x26blogName\x3dFilo+InterMentale\x26publishMode\x3dPUBLISH_MODE_BLOGSPOT\x26navbarType\x3dSILVER\x26layoutType\x3dCLASSIC\x26searchRoot\x3dhttps://marianone.blogspot.com/search\x26blogLocale\x3dit_IT\x26v\x3d2\x26homepageUrl\x3dhttp://marianone.blogspot.com/\x26vt\x3d6021126272067121193', where: document.getElementById("navbar-iframe-container"), id: "navbar-iframe" }); } }); </script>

16 aprile 2008

Riflessi / Rifletti


Riflessi / Rifletti
Originally uploaded by MarianOne
Riflessi a Roma...
Song: Memories Of You - Thelonius Monk

11 aprile 2008

Contaminazioni Sonore 11/04/08 (Songs about Riot and Revolution)


09 aprile 2008

Contaminazioni Sonore 09/04/08 (Joy Division Covers)

1. New Order - Ceremony
2. Grace Jones - She's Lost Control
3. The Killers - Shadowplay
4. Calexico - Love Will Tear Us Apart
5. Nine Inch Nails - Dead Souls
6. Low - Transmission
7. Radiohead - Ceremony
8. Girls against Boys -
She's Lost Control
Bonus Tracks Live:
9.
Nine Inch Nails + Bauhaus - Twenty Four Hours
10.
Nine Inch Nails + Bauhaus - Warsaw



08 aprile 2008

Contaminazioni Sonore 08/04/08

1. Eddie Vedder - Society
2. Sebastien Tellier - Pomme
3. Caetano Veloso - Irene
4. Isobel Campbell & MarK Lanegan - Honey Child What Can I Do
5. REM - Supernatural Superserious
6. The Dirtbombs - Ever Lovin' Man
7. Burial - Archangel
8. Cobblestone Jazz - What You Want
9. John Coltrane - My Favorite Things


02 aprile 2008

CRONOTOPO



CRONOTOPO
spaziotempo









(un breve racconto scritto (in un’oretta) e diretto (a un concorso e a voi) dal vs amato MarianOne il 4 aprile 2008 a Roma)


E' comune sapere che uno degli eventi che possono partecipare all'apertura di una falla nello spaziotempo è l'esplosione della moka, mentre ci si sta tranquillamente preparando un buon caffè.
E questo appunto, è quello che accadde al signor Gino quella mattina di primavera del 1977.
Il “sor” Gino, come era affettuosamente chiamato dai ragazzi della scuola nella quale faceva il bidello, era un omone del suo tempo, grande e grosso e con due bei baffoni ed era, soprattutto, un comunista che oggi definiremmo di altri tempi (triste nota dolente…).
Fumatore incallito quando fumare incallitamene era gioia e piacere di molti (ed il salutismo gaio e palestrato non era ancora entrato nella (n)vostra vita come un Giuliano Ferrara nella discussione sull’aborto) non avrebbe rinunciato ad un buon caffè fatto da una buona moka per niente al mondo (certo se la richiesta di smettere con caffè e sigarette fosse arrivata dagli organi dirigenti del “partito” magari ci avrebbe fatto un pensiero…).
Torniamo quindi a quella fresca mattina di primavera, di un anno che di fresco aveva socialmente e politicamente bel poco, con la finestra aperta sui profumi dei fiori degli alberi e con la vista rilassante del campanile sullo sfondo.
Accadde tutto in un lampo, il fischio, l’esplosione, il sor Gino imbrattato di caffè dalla ciabatta alla canotta e, soprattutto, il suo sguardo perso verso l’orologio del campanile là fuori.
Le lancette impazzite che giravano, giravano e tutto intorno che diventava sfuocato, impalpabile, Gino si sentì svenire e “cadde, come corpo morto cade”.
Si permetta una piccola nota dal vostro amato cronotopista, nel 1977 il PCI era al suo massimo storico nell’Italica penisola, il “partito” si avviava ad appoggiare esternamente l’ennesimo governazzo democristo (si, mi dispiace rovinare i sogni di molti italiani attualmente popololiberisti: l’Italia per buoni 40/50 anni è stata governata da un gruppo di cristiano popolari che tutto si possono definire tranne che “sinistra”, malgrado quello che vuole farvi credere tal Signor B.) e il paese era sconvolte da spinte sociali legate a movimenti antagonisti che avevano già avuto espressione in quelli che, comunemente, tristemente e, nella mia modesta opinione, in modo inadeguato verranno poi storicamente definiti “anni di piombo”.
Il sor Gino non era molto felice di quello che stava accadendo. Lui non era certo un fan di La Malfa (Ugone), ma la fede in Enrichetto Berlinguer era totale.
Ed era appunto con fiducia e con gioia che si era alzato quella mattina, aveva acceso e fumato una bella cicca e aveva messo sul fornello la moka carica per quattro. Per quattro perché in due, Gino e suo figlio, la mattina si sparavano una bella dose di caffè extra. Gino era vedovo, suo figlio Mario era un giovine antagonista (anche troppo, ma il buon Gino era all’oscuro delle sue frequentazioni di “cattivi maestri” (che poi, ad averceli oggi…cazzo).
In un momento imprecisato Gino riaprì gli occhi.
Yo folks! Imprecisato perché c’era appena stata una falla nello spazio tempo, seguite per favore, non mi dite che state leggendo mentre ascoltate la radio e su…un pò di rispetto per il cronotopista che qui si sbatte per voi.
Tornando a noi, Gino apri gli occhi e si trovò davanti il figlio Mario, anch’esso nella divisa d’ordinanza mattiniera, mutanda e canotta, che cercava di rianimarlo. Gino balzò in piedi chiedendo cosa fosse successo, ma in un attimo (sempre che questo attimo sia un attimo, ricordate?), guardando il risultato dell’esplosione della caffettiera sull’(ex) bianco muro della cucina, si rese conto dell’accaduto.
Mestamente i due ripulirono, si lavarono, si vestirono e tutto senza guardare fuori della finestra e senza accendere la vecchia radio Geloso e il vecchio TV Bionvega.
Senza accorgersi che fuori il campanile c’era ancora, ma al posto dell’orologio campeggiava un cartellone con la faccia (da cazzo) sorridente di un uomo dalla imprecisabile età (direi tra i 50 e gli 80) e dagli inguardabili capelli a fasce multicolori e mucillaginose, che invitava con uno slogan indicibile a votare il suo Partito del Popolo per essere più liberi di fare il cazzo che gli pare (a lui, of course).
Gino e Mario non si accorsero di nulla perché la falla spaziotemporale durò, in quello che(Minkowsky mi perdoni) possiamo definire il nostro tempo, una decina di muniti. Dopodiché si richiuse, lasciando i nostri due amici ignari dello scherzo che la fisica gli aveva giocato.
Ah….
Dimenticavo…
Nello stesso momento in cui l’esplosione della moka di Gino accadeva, anche il vostro amato cronotopista ne aveva una sul fuoco. E per far esplodere una moka di trucchi ce ne sono fin troppi.
E così ora io sono là nel 1977, con Mario e Gino e Ugo La Malfa ed Enrico Berlinguer.
Mi dispiace per voi, per quello che vi aspetta nel vostro tempo.
Mi dispiace per voi e anche per il fatto che, approfittando della distorsione spaziotemporale, vi ho fatto un piccolo scherzetto. Dalle vostre cucine sono sparite tutte le moka.
Eh si cazzo, non vorrete certo che rischi di ritrovarmi qualcuno di voi qui in questa Italia settantasettina così bella (per non parlare della terra d’Albione dove or ora sta fiorendo il movimento punk….). Che sò, magari mi potrei ritrovare qui un grasso Giuliano Ferrara comunista…eh eh eh.
Ora vi lascio, vado con Mario ad una riunione di un gruppo di amici.
Dice Mario che ci si ritrova in una specie di “covo”……