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26 marzo 2007

L'Occorrente




L'occorrente per superare indenne un sabato notte:

1) tornare da una serata già con una buona dose di alcool in corpo
2) un pacchetto di sigarette, morbide, of course, nuovo appena aperto
3) una bottiglia di qualcosa con bicchiere e ghiaccio
4) 'Trane per nutrire il cuore

e poi...
il sax di Coltrane si arrampica sulla mia anima mentre scorre "I Want Talk Abou You" e non servono le parole, il fumo e i vapori dell'alcool salgono dolcemente a ricordarmelo....a volte le parole sono di troppo....a volte qualcuno con cui parlare è di troppo...

Il fumo uccide....
...e il resto
tutto il resto
non fa forse la stessa cosa?

You Say You Care

Testo, foto e musica pofondamete influenzati da
Il Gioco del Mondo (Rayuela) di Julio Cortázar

22 marzo 2007

Aneliamo ad essere guardati

.
"Il problema non è mentire, così come la soluzione non è la verità.
Il problema è come ci si sente.
Siamo quello che di noi vedono gli altri. Anche se sappiamo di essere altro. Ma non potendo descrivere la nostra esistenza, siamo condannati ad accettare le descrizioni degli altri - amici. Quelli che ci riflettono.
Domanda: quand'è che una relazione si raffredda e poi muore? Quando qualcuno non si riconosce più nello sguardo che l'altra persona porta su di lui. Quando sentiamo di non appartenerci perché non riusciamo più ad immaginarci l'un l'altro, ma ci sentiamo altrove. Se l'amicizia può ancora sopportare questa distanza, l'amore di certo non sopravvive al freddo.
Finchè non avremo di nuovo bisogno di un altro sguardo che ci lascia esistere, e così via, perché una cosa è certa, aneliamo ad essere guardati, compresi, contenuti. Contenti".

(Da: H.P. L'ultimo autista di Lady Diana, Quiritta 2004)
Beppe Sebaste
www.beppesebaste.com/

08 marzo 2007

WYSIWYG


WYSIWYG
Originally uploaded by MarianOne.
La salita
è profonda
ascesa
verso l'anima

05 marzo 2007

TU SEI LA MIA VITA ("singolarizzato")


TU SEI LA MIA VITA ("singolarizzato")
Originally uploaded by MarianOne.
"È una trasformazione di grande interesse che tende a "singolarizzare" il lavoratore, portandolo ad essere sempre più un singolo in relazione con l'azienda e ad instaurare uno scambio simbolico nuovo rispetto alla società industriale. Uno scambio che richiede da un lato una disponibilità senza forma e dall'altra una possibile inclusione temporanea nella dinamica delle aziende. A seconda di quanto è disponibile, il lavoratore resta o meno interessante per l'azienda.

Il lavoro salariato è in sè generatore di alienazione, di estraniazione del lavoratore dai frutti del suo lavoro. Tuttavia nell'epoca che viviamo, abbiamo delle specificità nuove che prendono le distanze dalla storia del movimento dei lavoratori, quando questi erano sì dei lavoratori con scarsi diritti ma avevano ancora un'idea d'insieme e lottavano collettivamente per diritti comuni. Oggi i diritti si disperdono e i lavoratori sono individui singoli di fronte ad una macchina troppo potente per loro.

L'azienda vuole dal lavoratore tutta la sua vita. Chiede una prestazione totalizzante. Vuole da lui il sorriso della pubblicità, le frasi dette automaticamente, la divisa dell'azienda. Vuole che si identifichi con l'azienda e se non lo fa, non è l'uomo giusto al posto giusto."

RENATO CURCIO
(da cattivo maestro a scomodo portatore sano di verità)

Con le carte scoperte (felicità a momenti, felicità adesso)


Con le carte scoperte (felicità a momenti, felicità adesso)
Originally uploaded by MarianOne.
Non ho mai potuto barare
in vita mia
sono sempre stato costretto
a giocare a carte scoperte.

Non ho mai potuto nascondere
quello che provavo
quello che provo
sia gioa
o tristezza
sia amore
o odio.

E non ho mai avuto bisogno
di dire
di urlare
quello che pensavo
quello che penso.

Il mio viso
è un libro aperto
il mio sguardo
non inganna
le mie parole...

Le mie carte sono sempre sul tavolo
vieni a giocarci
se vuoi
puoi vincere facilmente
se pensi che sia così importante
vincere
se pensi che vincere
possa darti felicità.

A me interessa solo
volare in alto
andare la
in alto
dove non ci sono
vincitori ne vinti.

La in alto
adesso
non ho bisogno di giocare le mie carte.

La in alto
adesso
sono felice.